Descrizione
La legge n° 92 del 20/08/2019 introduce nel primo e secondo ciclo d’istruzione, all’interno del curricolo di istituto, l’insegnamento e l’apprendimento dell’Educazione Civica.
L’introduzione di tale disciplina a partire dalla Scuola dell’Infanzia, prevista dalla legge e dalle linee Guida emanate il 22/06/2020, con decreto n° 35 del Ministro dell’Istruzione, getta le basi per il graduale sviluppo dell’identità personale e della percezione di quella degli altri, per gestire attraverso regole condivise, i rapporti interpersonali.
L’Educazione Civica infatti, guarda alla scuola come centro della formazione, come realtà più ampia dove stare insieme per imparare a prendersi cura di sé e degli altri, a rispettare i diritti e i doveri, attraverso la partecipazione attiva e consapevole. Suddetta disciplina diventa la dorsale poiché tocca in maniera trasversale tutte le discipline quindi l’intero sapere. Le ultime indicazioni infatti, richiamano con forza e decisione la trasversalità dell’insegnamento attraverso il collegamento dei saperi e ad una didattica non formale ma esperienziale. Bisogna cioè promuovere l’esercizio della socialità e della solidarietà attraverso l’esperienza. L’Educazione civica diventa un patto educativo di corresponsabilità che rinnova e integra l’impegno di tutti: della famiglia, della scuola, del territorio. Diventa certamente una nuova occasione «perché tra Scuola e Vita si creino rapporti di mutua collaborazione» (A. Moro), per riscoprire lo spirito di condivisione costruttiva che animò i Padri costituenti: dialogo e «compromesso storico ideale» (N. Bobbio).
In un contesto di EMERGENZA EDUCATIVA aiuterà a contrastare l’individualismo e il nichilismo dilagante e riguadagnare i fondamenti della «natura umana», al fine di rinnovare la partecipazione attiva di tutti alla vita della comunità sociale e nazionale. Si dovrà ripartire allora da un IO ADULTO, dalla PERSONA, che sa «Cosa è» e si mette in relazione con il ragazzo, amandolo profondamente. L’insegnamento dovrà essere non solo «contenutistico» ma «interattivo» (dal fatto al valore): caratterizzato dal coinvolgimento con esperienze e attività formative che facciano diventare le indicazioni normative esperienze valoriali nella prospettiva della costruzione di UN’ETICA CIVILE.
È ormai evidente che trasmettere principi, norme e regole non è più sufficiente a sanare il deficit di cittadinanza attiva e consapevole e si è concluso il tempo in cui potersi illudere di ridurre e risolvere il disagio smorzando il desiderio di realizzazione della persona attraverso delle norme o limitazioni. Le regole e le leggi sono importanti e utili, le tecnoscienze possono rendere sempre più efficienti le nostre procedure di controllo e vigilanza, ma devono essere sorrette dalla formazione morale e da una presenza di virtù civica e sociale vissuta; così noi insieme ai ragazzi potremo riaccorgerci della nostra strutturale condizione antropologica che è relazionale e socievole, che «l’uomo viene alla luce in un altro uomo» (Botturi), che «l’individualista si cura delle
relazioni, ma non se ne prende cura» (Botturi), che la politicità è una dimensione costitutiva dell’esistenza e che la mia libertà ha bisogno della tua, comincia se c’è la tua, che l’altro, insomma, è un bene per me (persone e ambiente).
Per riaccendere le energie profonde dei giovani ed educarli non basterà parlare del bene comune, delle regole della convivenza civile e del rispetto dell’ambiente, ampliare le tematiche, rispondere in modo «burocratico» alle nuove indicazioni, bensì introdurli all’esperienza dell’eccedenza positiva della realtà che fa ritornare alla luce le esigenze profonde del cuore; educarli all’apertura liberante alla vita e all’altro da sé, all’affascinante riscoperta della strutturale relazionalità della persona.
Per ulteriori chiarimenti è possibile consultare il seguente link:
Allegati
Indirizzi di studio collegati
Tempi e scadenze
Curricolo di Educazione Civica
13
Dic
da Animatore Digitale
Docente